Bue domestico

Bos primigenius primigenius Uro europeo: gli uro europei erano animali con corpi robusti e dorsi "gibbosi" a causa delle lunghe spine toraciche che possedevano. La testa di questi animali era grande e più lunga di quella della maggior parte dei bovini domestici oggi, con un profilo approssimativo di un triangolo scaleno (Fig. 1). Vista dalla parte anteriore, la testa dell'uro acquisisce la forma approssimativa di un triangolo isoscele invertito, basato sul bordo superiore della fronte e con il vertice rappresentato dalla punta del muso. Solo le orbite, che avevano una forma conica, fornivano protezione ai bulbi oculari ed erano più prominenti di quelle dei tori di oggi, si distinguono da questo schema. (Descrizione basata sulla morfologia scheletrica). Questi animali avevano potenti corna bianche alla base e nere alle punte, che potevano misurare fino a 100 cm, con la seguente morfologia: seguendo la linea della fronte all'inizio (verso l'esterno), quindi curvando verso il davanti, verso l'interno e verso l'alto, assumendo finalmente l'aspetto di un'antica lira (Immagine 1), (T Van Vuuere). Gli arti, sia anteriori che posteriori, erano lunghi, il che sicuramente garantiva loro la grande velocità che potevano raggiungere. L'altezza media alla croce era da 160 a 180 cm nel caso dei maschi (essendo in grado di raggiungere i 2 metri) e 150 cm nelle femmine. Dalle descrizioni dei periodi romano e medievale, sembra che l'uros dell'Europa, anche con piccole variazioni, avesse uno strato scuro e uniforme, con una fascia per capelli leggermente più leggera che si estendeva lungo la schiena, dalla nuca a la coda e il pelo della fronte, che era marrone al fulvo. Uro del Medio Oriente: alcune sculture e rappresentazioni pittoriche trovate nei territori che un tempo appartenevano a civiltà come il sumero o il persiano, suggeriscono che questo animale non differiva molto dall'uro europeo (Immagine 3). Tuttavia, c'erano differenze genetiche tra loro; che erano già stati menzionati nella sezione "sottospecie". Bos primigenius africanus Ci sono alcune descrizioni greche e romane dell'animale, in cui si parla di un bovino feroce, forte e veloce, con pelliccia rossa, occhi grigio-blu e circa il doppio delle dimensioni del normale bestiame greco. È plausibile pensare quindi che l'uro africano, in generale, avesse un colore rossastro, sebbene le altre caratteristiche fenotipiche di esso non possano essere determinate con certezza. Alcune rappresentazioni egiziane mostrano che aveva una morfologia simile a quella dell'uro europeo, essendo quindi le uniche differenze verificabili, il colore del mantello e l'aplotipo mitocondriale. Bos primigenius namadicus Finora non abbiamo trovato informazioni descrittive su questo animale, molto probabilmente c'è qualche riferimento in qualche bestiario medievale o in qualche antico libro indù come "I Veda". Non vediamo l'ora di allegare le informazioni a questo articolo quando vengono trovate.